500 euro formazione docenti: dentro neoassunti, fuori i precari. Come potranno essere spesi, necessario conservare scontrini e ricevute
Ieri la notizia della firma da parte del Primo Ministro Matteo Renzi al decreto che assegnerà ai docenti 500 euro da spendere per l’autoformazione.
A chi saranno erogati
I 500 euro saranno erogati a tutti i docenti assunti a tempo indeterminato (sia a tempo pieno che part-time). Il bonus riguarderà anche i neoassunti, anche coloro che nella fase C saranno assunti a novembre. Infatti, il provvedimento, di cui abbiamo una copia, avverrà alla presa di servizio anche ad anno scolastico iniziato. La cifra sarà erogata per intero. Nel complesso i docenti coinvolti dovrebbero essere circa 700mila.
Come saranno erogati?
Per quest’anno direttamente in busta paga. Dal prossimo anno sarà distribuita ai docenti una carta elettronica sulla quale verrà accreditata la somma annualmente.
Per cosa potrà essere utilizzata?
I docenti, secondo quanto scritto nel comma 121 della legge 107, detta “La Buona scuola”, i 500 euro potranno essere così spesi:
- Acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
- Acquisto di hardware e software;
- Iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca;
- Iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
- Iscrizione a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
- Partecipazione a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
Rendicontazione
Attenzione, perché i docenti dovranno dimostrare, scontrino e ricevuta alla mano, che i soldi sono stati spesi effettivamente per l’autoformazione. A tal fine dovranno presentare la documentazione che comprovi l’utilizzo secondo normativa del bonus entro il 31 agosto 2016.
Cosa accade se ciò non avverrà? Per coloro che non rendiconteranno, le somme non giustificate verranno recuperate l’anno successivo. Quindi, il prossimo bonus sarà inferiore rispetto al tetto dei 500 euro o addirittura i docenti che non rendiconteranno per nulla potrebbero, per il 2016/17, non ricevere il bonus.