Formazione Docenti. Per 762mila docenti arriva la formazione obbligatoria
Per 762mila docenti arriva la formazione obbligatoria: 50 ore di corsi, laboratori e lezioni on line La novità è contenuta nel disegno di legge che martedì 31 verrà formalmente assegnato dall’Aula di Montecitorio alla Commissione Cultura: “la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria, permanente e strutturale”.
Il percorso è suddiviso in 4 fasi: condivisione del percorso formativo (incontri di accoglienza e fine corso per la durata complessiva di 5 ore a gruppi di massimo 250 docenti); laboratori formativi dedicati (4 laboratori dedicati ad approfondimenti di 3 ore ciascuno a gruppi di massimo 30 docenti e 4 ore di autoformazione e rielaborazione dell’esperienza); attività peer to peer (5 ore di affiancamento di ciascun docente ad un tutor della scuola per scambio di esperienze tra pari e 4 ore di autoformazione e rielaborazione dell’esperienza); formazione on-line (20 ore di formazione on-line su piattaforma informatica). Per ciascun docente è previsto un costo di formazione pari a 52,20 euro per un totale di 40 milioni.
Prevista anche una Card di 500 euro per tutti gli insegnanti in organico di diritto, per un impegno di 127 milioni di euro per le esigenze formative del 2015 e 381 milioni per il 2016.
Si tratta, si legge ancora nell’articolo 10 del ddl, di una vera “carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. La Carta, dell’importo di 500 euro annui, può essere utilizzata per l’acquisto di libri e testi, anche in formato digitale, di natura didattico-scientifica, pubblicazioni e riviste riferite alle materie di insegnamento e comunque utili all’aggiornamento professionale, acquisto di hardware e software, iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e qualificazione delle competenze professionali, rappresentazioni teatrali e cinematografiche, ingresso a musei, mostre ed eventi culturali, nonché per iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del Piano dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione”
“Si tratta di uno dei pochi passaggi del decreto di riforma condivisibili – dice Marcello Pacifico, presidente Anief e candidato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione –: ben vengano, quindi, i 500 euro previsti dal voucher per aggiornamento e formazione. Ma ad una condizione: non debbono essere sostitutivi degli 800 euro che da 2010 lo Stato avrebbe dovuto versare ad ogni di lavoratore della scuola per adeguare gli stipendi al costo dell’inflazione”.